Escursioni

descrizione itinerario
Mercoledì 17 Novembre 2004 - Gazzera - sent. 101 Rifugio Lancia - sent. 132 (Pasubio)
Dopo aver rinunciato per la pioggia lo scorso mercoledì, puntiamo al rifugio Lancia sul Pasubio.
Arriviamo con la macchina fino al limite asfaltato della strada forestale che porta al rifugio e qui troviamo la neve (circa 1300 m.). Camminando sulla neve battuta dai fuoristrada e da un cingolato, arriviamo a malga Cheserle e proseguiamo sempre sul sentiero 101.
E' una bella giornata di sole che abbinata alla neve caduta copiosa la scorsa settimana rende splendido il paesaggio, la temperatura è ideale per camminare e proseguiamo in maniche di camicia, dai primi punti panoramici scorgiamo le cime del gruppo del brenta e della Presanella.
In un paio d'ore arriviamo al rifugio Lancia (m.1801) che come sapevamo è chiuso, pranziamo al sacco sulle tavole della veranda godendoci la temperatura e il sole.
Arrivano anche tre escursionisti trentini con i quali scambiamo le solite chiacchiere sulle relative esperienze e conoscenze e ci invitano a ritornare con loro lungo il sentiero che corre sopra le creste.
Ci infiliamo le ghette perché il sentiero non è battuto e cammineremo su neve fresca. Le ghette sono di Marcello e secondo noi risalgono all'epoca hippie, mai viste ghette a righe così vistose! Ad ogni buon conto queste abbiamo e grazie tante.
Il sentiero è facile ma la neve sotto la prima crosta è friabile ed è fatica camminare, servirebbero le "ciaspole"; in compenso il paesaggio è molto bello e la neve immacolata si staglia su un cielo di un blu intenso.
Ci fermiamo per una sosta presso una piccola baita ristrutturata e poi proseguiamo sempre al seguito degli amici trentini che conoscono la strada, per fortuna perché il sentiero non è tracciato e da soli non avremmo saputo dove andare.
Arriviamo ad un punto panoramico e con il binocolo scrutiamo le cime che si vedono ad ovest ( Presanella, Adamello, Brenta ) e a sud ( Baldo, Altissimo e Lessini ) sul Brenta riusciamo a vedere il rifugio Pedrotti, meta di una nostra scorsa escursione.
Dopo una ripida discesa su una stradina nel bosco arriviamo alle macchine, e qui salutiamo i colleghi trentini.
Il percorso sul sentiero "alto" è stato più lungo e faticoso ma ne è valsa la pena, è proprio vero "la montagna non regala mai nulla".
Tempo di percorrenza : 5 ore dislivello 500 m.
Mappa del percorso: